
Sei sterile
nella
tua nudità.
Non
è di Brescia,
il
tuo feroce sguardo.
No,
non
puoi più sfidare
la
piazza che Brescia piange,
e
quella colonna
ove
i tuoi neri virgulti colpirono
dei
sogni ancora belli,
e
quella casa dove conobbe la tua follia
Alberto,
mai più tornato.
No.
Non
puoi fare questo,
Era
fascista.
Rassegnati,
hai
già perso.
Sono
nuove per te le leggi
del
mondo che ti circonda
e
parlano un linguaggio a te,
di
sopraffazione nata,
sconosciuto.
Non
puoi, con quell’espressione,
ergerti
alta e ferma
di
marmorea forza virile,
su
d’una donna libera.
Sui
cittadini, sui partigiani
che
ti hanno già fatto inginocchiare una volta.
Dimenticati,
nuda vecchia.
Fuori
tempo massimo
è
la tua presenza.
Apri
il pugno, Era,
tanto
ormai
ora
non
fa più effetto.
(Marco Castelli)