[...] To realize the relative validity of one’s convictions and yet stand for them unflinchingly is what distinguishes a civilized man from a barbarian.

–Joseph Schumpeter, Capitalism, Socialism and Democracy

Elezioni amministrative 2013: dai "perché" ai ringraziamenti.


I "PERCHE'" DI UNA SCELTA DIFFICILE




Perché candidarsi a 18 anni al Consiglio Comunale di Brescia, una tra le maggiori città d'Italia per popolazione ed importanza? Ignoranza? Desiderio di carrierismo? Sopravvalutazione? Probabilmente sono questi i primi pensieri che possono passare nella mente di una persona che viene a conoscenza di questa notizia, ma sono proprio queste le riflessioni alle quali mi piacerebbe rispondere con questa breve lettera, per provare a convincervi che la mia non è stata una scelta presa per questi motivi, ma che c'è tutt'altro in questo mio impegno.


Quando, il 13 aprile, il giorno prima delle primarie del centro-sinistra, Marco Fenaroli mi ha proposto di partecipare a questa avventura la mia prima reazione è stata di incredulità più completa. Un "Chi io?", di donabbondiana memoria, seguito dalla tentazione di declinare gentilmente l'invito, portando come ragione il dover affrontare tra poche settimane l'Esame di Stato, è affiorato nella mia mente. Messa da parte l’impulsività e la prima reazione, ho chiesto di poterci riflettere per qualche giorno, ma sarebbe bastato guardare le prime pagine di qualsiasi giornale per intuire quale sarebbe potuta essere la mia posizione, fra un’elezione a vuoto del Presidente della Repubblica e lo scacco istituzionale che abbiamo vissuto a livello nazionale.

Ho pensato, soprattutto, che in una situazione politica come quella attuale sarebbe stato vergognoso rifiutare. So che è  facile lamentarsi, vedere che le cose non vanno bene. Più difficile è mettersi in gioco. Metterci la faccia. Provare a cambiare in meglio la propria realtà, cominciando dalle piccole cose. Non pensando ai partiti ed ai massimi sistemi, ma ripartendo dalle persone, dalle loro necesità e dai loro problemi.

Ripartendo con dedizione dall’unità base della nostra società: la Città.

Come si può delegare questo impegno ad altri?

Si può delegare questo sentimento ad altri?

"Appena il servizio pubblico cessa d'essere la principale occupazione dei cittadini [...] lo Stato è già prossimo alla rovina" 

scriveva Jean-Jacques Rousseau nel suo "Il contratto sociale". Come dargli torto?
Ma a 18 anni non sono forse troppo giovane per propormi ad una carica di questo genere? Anche se la situazione sociale e politica moderna è fortemente cambiata da quanto gli studenti della Scuola di Barbiana hanno pubblicato le loro riflessioni nel libro Lettera a d una professoressa, gli stimoli fondamentali di quel testo non sono ancora scaduti nella loro attualità, e di sicuro valido come stimolo ancora oggi è che:


[...] Le mode gli hanno detto che i 12-21 anni sono l'età dei giochi sportivi e sessuali, dell'odio per lo studio. Gli hanno nascosto che i 12-15 anni sono l'età adatta per impadronirsi della parola. I 15-21 per usarla nei sindacati e nei partiti. Gli hanno nascosto che non c'è tempo da perdere...


Ed è anche per queste frasi, per il fatto che la politica sia l’uscire insieme dai problemi comunii che dopo pochi giorni sono tornato alla Sede del Comitato Al Lavoro con Brescia per firmare i moduli di accettazione della Candidatura.


Infine c’è un ultimo aspetto che è stato per me importante in questa scelta, ed è la bellezza della Politica...

Fare Politica è bello e deve essere bello, a maggior ragione di fronte alle azioni ambigue e discutibili che stanno trasformando la sfera politica in una discarica di corruzioni e di compromessi.

Non voglio essere un “idiotes”, un idiota. L’etimologia di questa parola è greca ed indica “l’uomo privato”, l’opposto dell’ “uomo pubblico” che si mette al servizio della comunità ed affina in questo modo le sue competenze. Guardo con sospetto coloro i quali si ostinano a trovare il male nella Politica  e che poi si rinchiudono nelle loro realtà private ed egoiste, restando sordi ad ogni occasione di collaborazione.

Bisogna essere di parte per essere di tutti. Ed io ho sì deciso di mettermi in gioco (espressione credo migliore di scendere in campo, come se la politica fosse un’arena o un campo da calcio dove rincorrersi senza progettualità), per una parte, ma questo è solo un modo per potermi impegnare davvero per tutti. Per coloro che sceglieranno la mia lista e per quelli che sceglieranno la coalizione opposta. Perché la città è e deve essere di tutti. Non di una temporanea maggioranza.


Giunto alla fine di questo mio "atto di scusa" nei confronti di tutti coloro che si sono stupiti di questa mia candidatura, dovrebbe essere arrivato il momento, tipico nelle tribune elettorali, del "cos'ho io che gli altri non hanno". Purtroppo credo che dovrei essere molto presuntuoso per pretendere di avere delle cose che gli altri candidati Consiglieri Comunali, non hanno. Magari conosco la situazione della scuola e del mondo giovanile attuale, ma non è poi una gran cosa. Per questo ho deciso di concludere questa mia presentazione non con quello che mi vanto di avere in più, ma con quello che sono sicuro avere in meno.
Di sicuro non ho nemici fissi in Loggia (come d'altronde non li hanno nemmeno i miei compagni di lista) i quali, per vendicarsi di una delibera bocciata, si tenta in ogni modo, indipendentemente dalla bontà o meno del provvedimento, di non far passare le mozioni.
Di sicuro non ho corso centinaia di corridoi alla ricerca di una raccomandazione o di un permesso in più.
Di sicuro non sono un “figlio del partito”, ma la mia candidatura è civica come la lista che la propone.
Di sicuro non ho perso la voglia di seguire personalmente ogni caso e di verificare di persona ogni aspetto che mi venga proposto.
Di sicuro non ho addosso la smania di voler sempre trovare la strada più breve e più accondiscendente.
Di sicuro non ho perso fiducia nella nostra Costituzione e nelle potenzialità di questa città.


Sono giovane, ma non per questo mi ritengo esonerato dall’impegno politico e sociale. La mia inesperienza non mi frena, mi rende desideroso di capire e di agire. Agire magari con forme e temi diversi dai soliti. Con una prospettiva diversa. Ma sempre per preservare lo Stato donatoci dalla Resistenza e per preservare e mettere in atto la Costituzione, frutto della lotta antifascista.


Se sono riuscito a rispondere ai dubbi iniziali e magari ti può interessare valorizzare la mia proposta politica, ti chiedo, in occasione delle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno a Brescia il 26 e 27 maggio, di votare, all’interno della coalizione di centro-sinistra a sostegno del candidato Sindaco Emilio Del Bono, la lista “Marco Fenaroli - Al Lavoro con Brescia”, esprimendo la tua preferenza per Marco Castelli.


Grazie mille per l’attenzione e per il sostegno!





Foto: E proprio in una fase politica tanto delicata e sconfortante, anziché rinunciare o distogliere lo sguardo, ho accettato di mettere a disposizione anch'io le mie competenze e il mio impegno per provare a tornare a una politica alta e nobile, intesa come servizio; una politica fatta di persone in carne e ossa che decidono di farsi carico di una sofferenza sociale ormai dilagante, per cercare di ridare speranza: sarò candidata alle elezioni comunali, all'interno della coalizione di centro-sinistra, nella lista "Marco Fenaroli. Al lavoro con Brescia". Si comincia!






CONCLUSIONE CAMPAGNA ELETTORALE


Da domani mattina si potrà cominciare a votare per decidere la composizione del Consiglio Comunale (il sindaco sarà difficilmente deciso in questo primo turno), che guiderà la città di Brescia per i prossimi cinque anni.
Cinque anni innanzitutto sono tanti.
Cinque anni fa avremmo mai potuto immaginare la gru?
La crisi economica?
Le aziende che chiudono?

Se queste vicende erano completamente inimmaginabili, forse di altri casi avremmo potuto invece essere a conoscenza.
Avremmo potuto sapere del rischio del PCB e del fatto che Arcai e Labolani sono due fascisti non pentiti. Avremmo potuto immaginare la crescita del fenomeno d'immigrazione ed avremmo dovuto provare a cercare delle nuove vie d'integrazione.

Alla luce di queste constatazioni, mi permetto di fare due riflessioni.
1) forse ora molte cose sono più chiare di allora. Il clima nazionale ed internazionale è cambiato forse per sempre e la tecnocrazia economica si è drammaticamente assestata. Se gli ultimi anni sono stati degli anni di difficile passaggio, ora lo scenario è più chiaro. Ed allo stesso modo è chiaro che servono risposte diverse da quelle fin ora messe in campo dai governi di centro-destra.
2) forse, nonostante tutto, sarà sempre impossibile tentare di prevedere le sfide che la prossima amministrazione comunale si troverà ad affrontare, e, piuttosto che sui programmi (difficili da stendere con una legge finanziaria che cambia ogni sei mesi!), bisogna puntare sulle persone. Sulle persone delle quali ci si può fidare non per una mozione sostenuta in campagna elettorale, ma più per una forza d'animo ed una coerenza mostrate nella vita di tutti i giorni.


E' anche per queste riflessioni che ho deciso di accettare la proposta di candidatura al Consiglio Comunale di Brescia con la lista "Marco Fenaroli - Al Lavoro con Brescia". Lista formata da gente preparata ed attenta ai problemi della città con cui fin da subito mi sono trovato benissimo.

Potrei raccontare molte vicende e sensazioni ed emozioni che hanno caratterizzato questi giorni, ma, dopotutto e soprattutto, mi sento solo di dire che questa è stata una bella esperienza.
Grazie a tutti!
Questo mio ultimo pensiero "elettorale" va innanzitutto a coloro che mi hanno sostenuto e mi hanno aiutato a poter scrivere queste parole in tranquillità ora.
Tuttavia non posso dimenticare tutti coloro che, invece, contrari a questa mia scelta, mi hanno fatto riflettere, mi hanno interrogato e mi hanno comunque augurato "buona fortuna".
E' spesso facile sorridere e dare una pacca sulla spalla, molto più difficile riflettere insieme anche con una posizione critica.
Infine, non posso non ringraziare soprattutto Marco Fenaroli, senza il quale tutto ciò non sarebbe mai successo.

Grazie :)





RISULTATI E RIFLESSIONI E RINGRAZIAMENTI


Eravamo in molti lì ad attendere i risultati di queste elezioni.
C'era Isaac che, rassegnato alla lentezza della connessione della Loggia, si rifugiava a controllare le mail dal cellulare.
C'era Francesca che, nonostante i dati salissero con una lentezza esasperante, continuava a tormentare il mouse per studiare il lento progresso delle percentuali ora che le sezioni mandavano i loro dati.
C'era Marco che chiacchierava tenendo sempre sott'occhio il crescere dei risultati.
C'erano Rolfi, Nini Ferrari e Onofri che giravano per la sala.
C'erano candidati vicini alla crisi di nervi per i voti promessi che non arrivavano e che minacciavano di togliere tutti gli amici da Facebook nel caso i conti non fossero quadrati.
E c'ero in mezzo a tutto questo anche io.
Ma che ci facevo lì in mezzo, io?
Che ci facevo lì in mezzo, anche io?

Beh, da bravo candidato seguivo l'andamento delle elezioni, dei voti ai sindaci, alle liste ed alle preferenze individuali. E con grande gioia per tutti e tre i campi!
Se per il sindaco le prospettive di sono dimostrate veritiere (e questo è già qualcosa) e quindi solo tra due settimane si deciderà davvero chi indosserà la fascia tricolore per le liste invece le sorprese sono state numerose. Dalla dimostrazione di forza del PD bresciano (27%) che quasi raddoppia sul PdL (14%), in forte calo come anche la Lega (9%). In poche parole se Paroli è riuscito a raggiungere il ballottaggio è stato principalmente grazie all'azione di collante del discontento che ha fatto la lista "X Paroli" (10%), nella quale tuttavia non sembrano aver trovato un grande spazio nomi come, ad esempio, quello di Altobelli che, con le sue 78 preferenze, da candidato assessore allo sport non sembra proprio entrerà nemmeno in Consiglio Comunale.
Tra le fila invece del centro-sinistra le uniche due formazioni che, insieme al PD, sono riusciti a raggiungere dei risultati di rilievo e che le possono portare ad esprimere una rappresentanza in Loggia sono la lista Civica per Del Bono ed Al lavoro con Brescia - Marco Fenaroli. Ma se della prima il risultato era quasi scontato, per la seconda, soprattutto dopo i primi sondaggi, si tratta di un importante traguardo che si è potuto realizzare grazie ad un grande lavoro di tutti i candidati che è riuscito a creare un elevato grado di affezione (che si può vedere anche solo nel numero di preferenze personali ai singoli candidati) e grazie alla spinta data da Marco Fenaroli e Francesca Parmigiani, che con 849 preferenze il primo e con 661 preferenze la seconda, sono riusciti a classificarsi fra i più "preferenziati" in assoluto nonostante facciano parte di una lista che ha avuto il 4,60% dei consensi.
Da notare anche il prevedibile crollo del Movimento5stelle, che da un 14% alle ultime elezioni regionali è sceso ad un 7% a queste amministrative, e il blocco delle civiche (Onofri e Castelletti) non oltre il 7%. Sicuramente un buon risultato, ma che sembra essere scarso per  coloro che fino a qualche giorno fa assicuravano di poter arrivare "almeno" al ballottaggio.
Interessante anche il fatto che entrambi i partiti per i quali è venuto a Brescia il leader nazionale (caso a parte quello di Vendola, che sosteneva una realtà diversa da Sinistra e Libertà come Al Lavoro con Brescia) non abbiano tratto particolare giovamento da questa loro presenza. Un ennesimo segno di poca fiducia nella politica nazionale come quello, pesantissimo dell'astensionismo?
Infatti se c'è un dato che rimarrà nella storia di questa tornata elettorale è l'impressionante astensionismo - 1 bresciano su 3 non si è recato alle urne - che segna un momento nuovo nella storia democratica di questo paese, che aveva visto comunque, anche nei più difficili momenti politici, una grande affluenza alle urne per le elezioni comunali, visto che comunque si instaura un rapporto molto stretto fra candidati e popolazione che di solito porta ad una maggiore partecipazione al voto.
Probabilmente per fare un'analisi completa di questo preoccupante fenomeno bisognerà aspettare i dati sull'affluenza per il secondo turno delle elezioni, ma già da ora questo sembra essere un parametro che drammaticamente mina la base del nostro sistema di rappresentanza democratica.
L'ultima nota sulle liste, purtroppo negativa, è rappresentata dai 540 voti a Forza Nuova, che sommati a quelli per Fratelli d'Italia sono un 3,5 percento di tinte fosche - leggesi: nere - che si ammassano nel centro della civiltà bresciana.

Ed ora, infine, non posso che commentare il dato che ha concluso per me questa corsa elettorale, ma che, nonostante ciò mi ha molto rallegrato per la sua consistenza.
E cioè le 126 preferenze personali che ho ricevuto come candidato Consigliere Comunale.
126 voti mi si potrebbe dire che non sono tanti.
Mi si potrebbe dire che sono troppi.
Io mi fermo al sono molti. 
E su questo non ho alcun dubbio.
Sono molti soprattutto se confrontati con quelli di altre persone e di altre liste, e sono molti pensando, ad esempio, che se fossero stati espressi per un candidato di altre liste questo avrebbe potuto con molta probabilità entrare davvero in Consiglio Comunale.
Sono molti se penso che altri personaggi che hanno utilizzato dei fondi economici ingenti e molto tempo a disposizioni si sono poco distanziati dal mio risultato.
Sono molti soprattutto se raccolti da uno studente diciottenne in una lista non tra le più votate.
Forse sono molti e basta, oltre ogni altra definizione.

Forse non basterà, ma ringrazio di cuore tutti coloro che, esprimendo la loro preferenza per me, hanno fatto capire che a Brescia la scuola è importante. Che a Brescia i giovani hanno bisogno di spazi nuovi. Che Brescia vuole cambiare.
Il mio impegno comunque non si ferma ora, ma continuerà supportando il Comitato Al lavoro con Brescia e, per quanto posso, i suoi esponenti in Consiglio Comunale.

Grazie mille a tutti :)


marco castelli



Con Francesca Parmigiani

Con Isaac Scaramella



Studiando d'Annunzio per l'interrogazione del giorno successivo
(speravo di trovare Arcai per qualche ripetizione sulla biografia di questo poeta)


 - si ringrazia Daniela Longinotti per le fotografie -