[...] To realize the relative validity of one’s convictions and yet stand for them unflinchingly is what distinguishes a civilized man from a barbarian.

–Joseph Schumpeter, Capitalism, Socialism and Democracy

martedì 28 maggio 2013

A Milano, alcu.......

Amici e compagni
lavoratori. 
Studenti! 
Siamo in piazza perché,
in questi ultimi tempi, 
una serie di attentati 
di marca fascista 
ha posto 
la nostra città 
e la nostra provincia 
all’attenzione preoccupata 
di tutte le forze antifasciste.

Ed è,
a me,
che sembra
che la storia si ripeta

Risultati e riflessioni e ringraziamenti


Eravamo in molti lì ad attendere i risultati di queste elezioni.
C'era Isaac che, rassegnato alla lentezza della connessione della Loggia, si rifugiava a controllare le mail dal cellulare.
C'era Francesca che, nonostante i dati salissero con una lentezza esasperante, continuava a tormentare il mouse per studiare il lento progresso delle percentuali ora che le sezioni mandavano i loro dati.
C'era Marco che chiacchierava tenendo sempre sott'occhio il crescere dei risultati.
C'erano Rolfi, Nini Ferrari e Onofri che giravano per la sala.
C'erano candidati vicini alla crisi di nervi per i voti promessi che non arrivavano e che minacciavano di togliere tutti gli amici da Facebook nel caso i conti non fossero quadrati.
E c'ero in mezzo a tutto questo anche io.
Ma che ci facevo lì in mezzo, io?
Che ci facevo lì in mezzo, anche io?

domenica 26 maggio 2013

Conclusione della campagna elettorale ed appello al voto


Da domani mattina si potrà cominciare a votare per decidere la composizione del Consiglio Comunale (il sindaco sarà difficilmente deciso in questo primo turno), che guiderà la città di Brescia per i prossimi cinque anni.
Cinque anni innanzitutto sono tanti.
Cinque anni fa avremmo mai potuto immaginare la gru?
La crisi economica?
Le aziende che chiudono?

Se queste vicende erano completamente inimmaginabili, forse di altri casi avremmo potuto invece essere a conoscenza.
Avremmo potuto sapere del rischio del PCB e del fatto che Arcai e Labolani sono due fascisti non pentiti. Avremmo potuto immaginare la crescita del fenomeno d'immigrazione ed avremmo dovuto provare a cercare delle nuove vie d'integrazione.

Alla luce di queste constatazioni, mi permetto di fare due riflessioni.
1) forse ora molte cose sono più chiare di allora. Il clima nazionale ed internazionale è cambiato forse per sempre e la tecnocrazia economica si è drammaticamente assestata. Se gli ultimi anni sono stati degli anni di difficile passaggio, ora lo scenario è più chiaro. Ed allo stesso modo è chiaro che servono risposte diverse da quelle fin ora messe in campo dai governi di centro-destra.
2) forse, nonostante tutto, sarà sempre impossibile tentare di prevedere le sfide che la prossima amministrazione comunale si troverà ad affrontare, e, piuttosto che sui programmi (difficili da stendere con una legge finanziaria che cambia ogni sei mesi!), bisogna puntare sulle persone. Sulle persone delle quali ci si può fidare non per una mozione sostenuta in campagna elettorale, ma più per una forza d'animo ed una coerenza mostrate nella vita di tutti i giorni.

Riflessioni di Marco Fenaroli in conclusione della campagna elettorale

"Prima che elettori ed elettrici definiscano il consenso alla nostra proposta, voglio che arrivi la mia gratitudine ad ognuno e ad ognuna di quanti hanno preso parte alla impresa che va sotto il titolo “Al lavoro con Brescia”. 
Siamo riusciti a costruire uno spazio politico aperto, dentro la sinistra bresciana, nel quale collaborano personalità ed esperienze diverse tra loro. 
Siamo riusciti ad imporre alla attenzione temi e problemi che sarebbero stati negati o sottostimati. 
Siamo riusciti, con tenacia, ad imporre la partecipazione elettorale per decidere il candidato a sindaco dell’alleanza di centro-sinistra. 
Siamo riusciti, attraverso l’impegno concreto e faticoso di decine di uomini e donne, a raggiungere ogni casa con la nostra propaganda semplice e chiara. 
In questo anno, e più, di impegno abbiamo contribuito ad una migliore qualità della battaglia politica, tenendola ancorata ai drammi della crisi ed ai progetti di cambiamento del governo della città.

sabato 25 maggio 2013

Manifestazione: Brescia non dimentica la strage



Dibattito con Laura Castelletti

Copio di seguito la breve discussione avuta con Laura Castelletti, la quale dopo sole due battute ha smesso di replicare, riguardante la sua proposta di regalare per un anno un abbonamento gratis alla metro per un membro le famiglie bresciane.

Discussione: http://www.lauracastelletti.it/?p=55794
Intervento su questo blog: http://marcastels.blogspot.it/2013/05/dallimu-agli-abbonamenti-ai-mezzi-il-do.html


marco castelli

giovedì 23 maggio 2013

Saluto a don Gallo

Oggi, alle 17:45, è venuto a mancare don Andrea Gallo, riferimento di molte di quelle persone che, nella sua Genova ed in tutta Italia, perseveravano nel viaggiare "in direzione ostinata e contraria".

Le sue relazioni che, come le sue messe, terminavano con le note di "Bella Ciao", mancheranno a molti.
Mancheranno molto anche a me.

Buon vento, don...


marco castelli

mercoledì 22 maggio 2013

Locandina incontro conclusivo della campagna elettorale: "Spalancare il portone della Loggia"


Al lavoro ed alla lotta. Pardon. Al lavoro. Utopistico? Al cambiamento? Questo forse va bene a tutti

"Di fronte [...] a chi si uccide c'è solo lo sgomento"
(Gaber, Io se fossi Dio)

Ascoltare Nichi Vendola è sempre uno stimolo a continuare. E' una persona che riesce ad unire ad un ars retorica eccezionale, composta di pause, accelerazioni, silenzi e battute improvvisate, anche una cultura notevole, che gli permette di cominciare una frase con un riferimento a Marx per poi chiuderla con una riflessioni sulle "monadi" di tradizione leibniziana.
E' difficile dire cosa resti dopo un comizio di questo genere. Se una battuta, un concetto, un'idea, uno stimolo, una voglia nuova o un nuovo sogno.
Forse tutto in piccole parti, o forse altro che non saprei esprimere.


Pensiero per Don Gallo

"Ci rivolgiamo a tutte le persone che vogliono bene a Don Andrea Gallo, lo facciamo con la mitezza e il rispetto che in questi giorni hanno accompagnato la fragilità della sua salute. Lo facciamo per dire a voi tutti che le condizioni di Don Andrea si sono aggravate e che è  monitorato, ora per ora, attraverso un' assistenza medica domiciliare, nella sua comunità San Benedetto al Porto. Chiediamo a TUTTI voi, cosi come è avvenuto in questi giorni difficili, di mantenere intorno a Don Andrea e alla Comunità la quiete e la tranquillità, in questo momento ancor piu' difficile. Mandiamo a tutti voi sin da ora un  ringraziamento collettivo, certi del vostro affetto che ci conforta".

Comunità San Benedetto al Porto


Buona guarigione, don.


marco castelli






lunedì 20 maggio 2013

Locandina incontro: Brescia cult, spazio alle arti





Giovani, non giovanilisti


C'è una sola grande moda: la giovinezza.
(Leo Longanesi)



Un secolo dopo gli esteti di fine Ottocento, anche i politici arrivano alla stessa conclusione: essere giovani è "figo". Avere dei giovani in lista è "fighissimo". Avere il supporto di un gruppo giovanile porta voti ed è assurdamente "figo". (Avere il lifting che dovrebbe far sembrare te stesso giovane ed andare con le minorenni, poi, è ancora più "figo" di tutto, ma questo è un lusso per pochi eletti).
Tutto ciò che produce questo atteggiamento è praticamente ovvio, ed anche a livello bresciano, abbiamo potuto vedere i frutti di questa mentalità ed assistere a liste di soli "giovani” a supporto di un solo "vecchio" (esemplare il caso di Brescia Futur@); al più giovane candidato alla carica di consigliere che ha trovato spazio nel partito dei Pensionati ed, infine, a candidati sindaci che chiamano a destra e a manca alla ricerca di un "giovane". Alla ricerca, quindi,di un esponente, uno qualsiasi, mediamente intelligente e che non mangi troppo, che provenga da quella categoria separata dell'essere, dicono, che è la gioventù.


venerdì 17 maggio 2013

BASTA MOSCHE!


L'UNICA PROPOSTA CHE 
POTREI CONDIVIDERE CON FORZA NUOVA:




IMMAGINE ORIGINALE
(IL BAGNO, DOVE HO TROVATO QUESTO
ADESIVO E' IL POSTO GIUSTO DOVE LASCIARLO):
certe idiozie vanno prese con ironia


mercoledì 15 maggio 2013

Dall'IMU agli abbonamenti ai mezzi: il "do ut des" in campagna elettorale




Febbraio 2013: campagna elettorale nazionale. Silvio Berlusconi: “Restituirò l’IMU”.
Aprile 2013: campagna elettorale bresciana. Laura Castelletti: “Un abbonamento gratuito per un anno ad ogni famiglia per metro e bus”


Due cose diverse o solo il ridimensionamento su scala locale dello stesso concetto?


Non sono, d’altronde, entrambe promesse fatte per cercar voti? Non sono, d’altronde, entrambe delle azioni che non hanno alcunché di programmatico, ma che si esauriscono nell’immediato post elezioni? Non sono, pertanto, entrambe la stessa declinazione di uno stesso opportunistico concetto?


Do ut des elettorale: l’ultima moda per comprare onestamente i voti dei cittadini.




marco castelli



P.S. Per incentivare l’uso della metro non è forse meglio, utilizzando gli stessi fondi, diminuire il costo dei biglietti e degli abbonamenti? Più semplice e lineare, forse. Programmatico e meno da slogan elettorale, anche...


P.P.S. A chi può sostenere che certe promesse abbiano ogni diritto di essere inserite in un programma, rispondo che un programma, come suggerisce la parola stessa, deve contenere delle proposte programmatiche. Le promesse programmatiche, invece, non esistono.


venerdì 10 maggio 2013

"Santificazione"


COPIO LE IMMAGINI DEI SANTINI
STAMPATI PER LA CAMPAGNA ELETTORALE




Addio Calini


Ti conosco, Calini. Ti ho visto in tutte le luci del giorno e della notte. Più volte ho visto il tramonto dal ballatoio. Meno frequentemente l’alba, ma quelle occasioni sono forse ricordi più belli. Conosco alla perfezione quanto tempo ci mette la macchinetta a fare il caffè espresso senza zucchero: è ormai un automatismo prenderlo senza nemmeno controllare se è pronto. So quanti scalini ci sono tra un’ala e l’altra. So quali sono gli ingressi per i sotterranei e come relazionarmi con ogni bidello o segretaria.
Ma tu forse sai più di me di quanto io potrò mai scoprire su di te. Non lo so. Non so nemmeno se mi piacerebbe saperlo o no.
So che mi hai cambiato, Calini. Mi hai fatto mutare a tutti i livelli. Mi ha cambiato in molte cose. Forse in troppe. Non so se sempre in meglio.  Mi ha insegnato allo stesso tempo a rapportarmi con i miei compagni di classe, cosa che ho sempre avuto difficoltà a fare alle medie, ed anche a sperare che fossero loro gli agnelli sacrificali delle interrogazioni dell’ora successiva. Non è bellissimo… Hai ben da dire tu che è la vita. “Bellum omnium contra omnes”. “I capponi di Renzo”. Sì, certo. Ma forse preferivo per questo aspetto prima, quando la mia scuola non era ancora una questione di sopravvivenza giornaliera contro il fato dei “numerini” estratti.


mercoledì 8 maggio 2013

Sulla morte di Giulio Andreotti

Dagli ultimi lanci giornalistici sembra che per Andreotti, al posto della sepoltura, si opterà per l'insabbiamento.

Il testamento di Andreis


1 Non era sterminato il cìelo, 
e l’aria estiva d’ardore virile 
piena pesava nell’attesa fredda 
del nemico invasore e del fascista.  


Ma come narrare a te,  giovane, 
quelle passioni politiche assurte 
a fede,  e quel disagio profondo  
che genera nell’animo l’oppressione,
ed il groppo alla gola nel vedere 
10 ogni giorno stuprata la Libertà  
nei palazzi da cui magisterava
prima. Prima del fascismo, della 
guerra, prima della montagna amica 
e del fucile accanto al giaciglio,
e prima di sentir tagliato il cielo 
dal rombo di Pippo. Sì, fa ridere, 
oggi quel nome che a noi mortifero 
rompeva il sonno ora è divenuto 
solo un altro elemento della futura 
20 incomunicabilità. Ma pesa, 
questa, già, su di me e su di voi, 
anche se non ce ne accorgiamo appieno, 
in questo mondo che corre veloce.

Prova a pensare all’odore secco 
dei campi duri di lavoro al confino
mentre sotto gli sguardi delle guardie 
si faceva resistenza parlando,
umanamente, fra nuovi compagni. 
Immagina entro le diverse nebbie 
30 dei diversi campi di battaglia,
lo stesso nemico che nero stava 
dalla Spagna, per la Francia, in Italia. 
Immagina il rumore degli spari 
rotto solo dal flebile ed eroico 
canto: “Bella Ciao”. Ma soprattutto 
pensa al festoso lavoro e alla lotta
della rifondazione antifascista, 
della convulsa vita politica 
vissuta, ancora, come strumento 
40 per costruire insieme un’Italia 
migliore. Un’Italia senz’incubi, 
un’Italia senza persecuzioni:- 
il nostro vero desiderio per voi.  


domenica 5 maggio 2013

In memoria di Agnese Borsellino


Oggi ci ha lasciato Agnese Borsellino, moglie di Paolo Borsellino. Per anni, con un'attenzione costante e discreta, ha continuato a chiedere alle Istituzioni la verità sulla drammatica fine di suo marito, riuscendo con infiniti sforzi a mantenere attiva la ricerca giudiziaria sulla Strage di Via d'Amelio.

Lascia a tutti noi il compito di continuare a cercare la verità su quelle stragi di mafia che, dal primo maggio 1947 a Portella della Ginestra, sembrano aver avuto luogo grazie alla vergognosa connivenza di parti dello Stato. 
Lascia a tutti noi il suo impegno per un'Italia libera dalle mafie che inquinano il terreno, la vita e la politica del nostro paese.
Lascia a tutti noi l'impegno di ricordarci il sorriso di suo marito, per far sì che le sue idee continuino a camminare sulle nostre gambe.



Agnese Borsellino legge la lettera scritta al marito Paolo:http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=daJG-BiNPZI

mercoledì 1 maggio 2013

Festa dei lavoratori



L'infortunio sul lavoro
e la malattia professionale
sono eventi
non necessari al progresso
ne', tantomeno, dovuti.

Discorso per il 25 aprile - Circoscrizione Est Brescia

Salve a tutti. Buona mattina! Buon 25 aprile!
Sono molto onorato di avere l’opportunità di essere qui con voi oggi e ringrazio di cuore le associazioni che anche quest’anno hanno organizzato questa commemorazione che pian piano sta ritagliandosi il suo spazio nella bellissima esplosione di commemorazioni alle lapidi dislocate per tutta la provincia di Brescia.