[...] To realize the relative validity of one’s convictions and yet stand for them unflinchingly is what distinguishes a civilized man from a barbarian.

–Joseph Schumpeter, Capitalism, Socialism and Democracy

venerdì 15 febbraio 2013

Una politica da cambiare - lettera di alcuni studenti

È non solo inutile, ma anche irresponsabile, nascondersi dietro al falso mito della «cattiva politica»: la politica non è né buona, né cattiva in sé, ma è semplicemente lo specchio della società che la costruisce.
La nostra società ha lasciato che la politica diventasse vecchia, corrotta, individualista e autoreferenziale; ora tocca a noi cambiarla. E per cambiarla serve impegno, perché fare politica non significa solo votare, ma anche informarsi, informare, discutere, proporre, provare a costruire con gli altri e per gli altri. La politica è un'opera in costruzione, un cantiere aperto, un contenitore che noi dobbiamo riempire con le nostre idee. In particolare noi giovani abbiamo il dovere di attivarci, perché criticare ciò che ci viene proposto non basta: bisogna impegnarsi per costruire insieme qualcosa di migliore.
A chi dice che un singolo voto non conta nulla, rispondiamo che tutti i voti, come è giusto che sia, contano uguale.
A chi dice che la politica è un mondo isolato, rispondiamo che è nostro dovere avvicinarci ad essa.
A chi dice che la politica non cambierà mai, rispondiamo che, se la si vuole cambiare, bisogna agire politicamente in prima persona.
È arrivato il momento di lasciare da parte l'indifferenza, di rifiutare il criticismo a priori. Iniziamo a costruire la politica: non è solo un nostro diritto, è un nostro dovere.
«Sii il cambiamento che vorresti vedere nel mondo».

Anna Paola Zani, Carlo Genalizzi, Edoardo Cipani, Ester Zangrandi, Guido Lanfranchi, Luca Sbaraini, Marco Castelli, Matteo Licini, Samuele Fasanotto, Valeria Zito UN GRUPPO DI STUDENTI DEL LICEO CALINI BRESCIA


Link alla lettera sul sito del Bresciaoggi: http://www.bresciaoggi.it/stories/164_lettere/470070_una_politica_da_cambiare/